sabato 27 giugno 2015

Notte dopo gli esami...



Ne sento la necessità. Devo scrivere qualche righetta per la maturità appena conclusa. Ho trascorso una giornata (o meglio una mattinata) pesantissima, mi sono alzata alle sei, sono arrivata a scuola alle otto ed essendo l'ultima a dover dare l'orale sono uscita all'una e mezza passata.
Sono stata in ansia, ho studiato, mi sono preparata in quel paio di ore che mi separavano dall'esame.
Adesso sono qui, con qualche lacrimuccia che mi scende. Solo dopo che esci da quella porta capisci che è davvero finita e se poi sei proprio l'ultima il sentimento diventa più forte.
Entri, ti siedi e tutta l'ansia sparisce. Vedi gli interni che fanno il possibile per aiutarti e per metterti a tuo agio e forse ti vergogni un po' di aver pensato male di loro durante l'anno, di aver pensato che i prof sono dall'altro lato desiderando che tu faccia il peggio possibile. Non è così, vogliono che tu faccia il meglio e io dico grazie a loro e anche agli esterni e alla presidente (nemmeno loro sono dei mostri).
Tutta la malinconia che non avevo avvertito fino ad ora, adesso la sento molto bene. E' difficile descrivere lo stato d'animo subito dopo un esame di maturità. Sei felice e nostalgica al tempo stesso.
Mi è rimasto un pezzo di scuola nel cuore (nonostante tutte le maledizioni che le ho lanciato contro) e spero di aver lasciato un pezzo di me, seppur misero, alla scuola.
Gli ringrazio, dico un grazie grande quanto una casa. Grazie a loro ho scoperto i miei limiti e i miei pregi. Io sono ciò che sono anche grazie a loro.
Anche se gli ho odiati, disprezzati, maledetti io vi ringrazio. Farò tesoro di ciò che mi avete insegnato, non tanto della formuletta o del teorema (tanto quelli nel giro di 2/3 giorni li avrò già dimenticati), ma per i valori che mi avete trasmesso. Anche se queste righe non vi raggiungeranno, spero che in qualche modo percepiate il mio affetto.
Grazie di cuore,
S.

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